lunedì 16 gennaio 2012

Aborto: a favore o contro?

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5 commenti:

  1. Molte adolescenti al giorno d’oggi per porre rimedio ai loro “errori”, rimanendo incinte, trovano rimedio nell’aborto .
    A mio parere l’aborto , come le pene capitali , dovrebbero essere abolite perché NESSUNO al mondo ha il diritto di privarci della propria vita o della vita di altrui.
    La vita è sacra ed è un dono di Dio,come anche i figli. Alla nostra età quando si rimane incinta sembra proprio che il mondo ci venga addosso,spaventandoti della novità,della reazione che avranno i tuoi genitori, di come lo potrai mantenere, ma tutto questo può solo essere superficiale in confronto a quando lo terrai tra le braccia,quando sentirai il suo odore ,quando sentirai chiamarti mamma, dimostrandoti che ti vuole bene con dei piccoli gesti,rendendoti conto che metterlo al mondo è stato il regalo più bello che tu potessi fargli. Solo noi donne possiamo renderci conto di come sia speciale aver ricevuto questo dono, di farlo crescere dentro di noi e sentirlo nostro già nei suoi primi mesi di VITA, perché appunto i 9 mesi che il bambino sta dentro la madre è vita.
    Un bambino non è un oggetto che noi possiamo buttare o far altro.. il bambino nel momento in cui è dentro di noi e anche se ancora non è formato è già vita e come ho detto nessuno ha il diritto di privarci della propria vita o uccidere il proprio FIGLIO solo per non essere stata “attenta” o solo x il pregiudizio della gente, bisogna sempre ricordarci che loro sono UNICI al mondo come lo siamo anche stati noi per i nostri genitori.
    Io ho 16 anni e se dovessi rimanere incinta a quest’età avrei subito paura, esiterei un poco prima di dirlo ai miei genitori proprio per paura che loro potrebbero arrabbiarsi o non aver più fiducia in me, ma alla fine saranno gli unici a starmi vicino e ad aiutarmi a crescere mio figlio.

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  2. L'aborto è un "problema" che molte donne si ritrovano a dover affrontare in situazioni non agiate o non congrue per la vita e la crescita del bambino.
    Ma chi stabilisce se è lecito o no privare un individuo di venire al mondo?E in base a cosa? Oltre alle ragioni adolescenziali che,accadono spesso,ci sono anche casi "più gravi" in cui vi è il rischio per il nascituro di avere malattie genetiche ereditarie molto gravi che farebbero trascorre all'individuo una vita troppo dolorosa e sofferente,da non poter più chiamarsi vita.Anche in questa situazione si individuano 2 pensieri di due mondi totalmente opposti;scienza e religione.L'ideologia religiosa considera il feto, uomo a tutti gli effetti fin dall'atto del concepimento e quindi l'aborto risulta un vero e proprio omicidio religioso e biologico.La scienza si riconosce di più in un etica laica "non assoluta";da libero arbitrio basandosi su un principio di tolleranza rispettando e non condizionando le scelte prese dai diretti interessati.Scegliere in questi casi diventa la cosa più difficile da fare,si viene messi davanti a scelte estreme per niente facili,che mettono alla prova anche la moralità dell'io stesso.E' molto difficile anche dover prendere una posizione,ma penso che tutti hanno i l diritto di vivere conoscere ed esplorare la vita,indipendentemente da malattie situazione difficli e altro.Dico ciò partendo innanzittutto da un concetto morale e filosofico più che religioso;la religione pensa che sia un omicidio pechè solo Dio ha questa volontà,ma non viene considerata la vita in quanto vita, cioè la sua preziosità e il suo valore.Detto ciò e sapendo che non è affatto una scelta facile è bene stare attenti e non decidere egoisticamente ma essere razionali e ragionevoli in ogni caso.

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  5. L'aborto oggi rappresenta una delle grandi questioni che preoccupa il mondo, allo stesso tempo provoca discussioni e divide l'opinione pubblica in favorevoli e contrari. Molte sono le donne che non accolgono il frutto del loro concepimento e in questo modo stroncano l'esistenza di un futuro essere umano, una vita che avrebbe potuto conoscere il mondo, che però sarà perduta per sempre o probabilmente continuerà a vivere nella coscienza della donna ce ne ha impedito la nascita. Fino al terzo mese della gravidanza il sistema nervoso del feto non si è ancora sviluppato, quindi non può percepire il dolore, ma il suo cuore batte dal secondo mese e si deve considerare il fatto che dal momento del concepimento si è formato un nuovo individuo, diverso da ogni altro essere umano. Elio Sgreccia nel "Manuale di bioetica" dice: “L’aborto volontario è delitto contro la vita personale, o meglio contro la persona”. Personalmente non so se sarei favorevole o contraria all'aborto e non saprei neanche se potrei definirlo omicidio. Dico ciò, perchè se il mio bambino dovesse avere delle malattie gravi, poco conosciute o dovesse ridursi in uno stato vegetativo al momento della nascita, non saprei davvero cosa fare. Da una parte, come dice Sgreccia e la stessa religione, nessuno ha il diritto di stroncare una nuova vita, ma dall'altra parte mi sentirei un'egoista, non solo perchè in una società come la nostra, piena di discriminazione, razzismo, ignoranza non avrebbe mai una "vita normale", ma anche per le stesse sofferenze che tali malattie comporterebbero; in un certo qual senso, è come se portandolo alla luce l'avrei obbligato a subire tutto ciò. Detto questo, non saprei davvero cosa fare e da che parte schierarmi.

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